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Organismo Confidi minori: Regolamento in Gazzetta Ufficiale

Organismo Confidi minori: Regolamento in Gazzetta Ufficiale

A cinque anni dal primo Decreto Legislativo di riforma (D.Lgs. 141/2010) ed a due anni e mezzo dalla consultazione pubblica sullo schema del relativo decreto attuativo (settembre 2013), finalmente è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 65 del 18 marzo 2016) il D.M. n. 228/15 di attuazione della riforma del T.U.B. per quanto riguarda l’Organismo ex art. 112-bis circa la tenuta dell’Elenco dei Confidi minori, da tempo voluto e sollecitato da tutti gli operatori, coordinati da Fedart Fidi, d’intesa con Assoconfidi.

Il D.M. è allineato al piano di progettazione a suo tempo oggetto di consultazione; a conferma, ad esempio, il contenuto dell’art. 7 co.1 secondo il quale i contributi annui e le altre somme dovute saranno determinate e riscosse dall’Organismo “nella misura necessaria per garantire lo svolgimento delle proprie attività e, comunque, entro il limite del cinque per mille dell’ammontare delle garanzie concesse da ciascun confidi e risultante dall’ultimo bilancio approvato“.

Altre rilevanti novità riguardano:

  • la struttura ed il funzionamento dell’Organismo, che ora vengono definiti con riguardo ai suoi organi (“l’Organo di gestione, l’Organo di controllo e, ove previsto dallo Statuto, il Direttore Generale“, art. 1 co.1 lett. C), anzichè in relazione all’Organismo stesso;
  • l’introduzione dell’Accertamento dei requisiti (art. 6) che sostituisce il precedente art. 6 dello schema di D.M. “Scioglimento e sostituzione dei componenti”;
  • la Gestione dell’Elenco (art. 10 co. 1), secondo il quale viene specificato che l’Organismo iscrive nell’elenco i soggetti in possesso dei requisiti prescritti “che ne facciano richiesta” e che “il rigetto dell’istanza di iscrizione è preceduto da un preavviso motivato“.

Tutte misure ed interventi che faciliteranno il compito dei Confidi minori, come Confidi Roma Gafiart, mettendo a disposizione gli strumenti adatti a superare il periodo di crisi, puntando sulla trasparenza per migliorare l’accountability del settore e, soprattutto, rendendo disponibili, per le imprese di Roma e del Lazio, sempre maggiori modalità di accesso al credito.